È riportata la principale normativa per la misurazione della radioattività in ambiente, la norma UNI ISO18589, l'ultimo aggiornamento è in vigore dal 27 febbraio 2020.
La norma è tripartita e specifica i requisiti generali per condurre test sulla presenza radionuclidi, incluso il campionamento del suolo comprendente rocce e minerali del sostrato roccioso e quelli provenienti da materiali di costruzione, dalla produzione e dalle ceramiche, ecc… con materiali NORM o quelli derivati da processi tecnologici che coinvolgono TENORM (Technologically Enhanced Naturally Occurring Radioactive Material).
La UNI EN ISO 18589-2:2017 specifica i requisiti generali, basati su ISO 11074 e ISO/IEC 17025, per tutte le fasi della pianificazione (studio teorico e ricognizione sul terreno) del campionamento e la preparazione dei campioni da sottoporre a prova. Essa include l'elaborazione e la selezione della strategia di campionamento, la presentazione dei metodi generali di campionamento e dell'attrezzatura, nonché la metodologia di pretrattamento dei campioni adeguata alle misurazioni di attività di radionuclidi nel suolo.
La UNI ENISO 18589-3:2017 specifica l'identificazione e la misurazione dell'attività nei suoli di un gran numero di radionuclidi gamma emettitori mediante spettrometria gamma. Questo metodo non distruttivo consente la determinazione, in una sola misurazione, di tutti i gamma emettitori presenti con energia dei fotoni compresa tra 5 keV e 3 MeV.
Sono presenti ulteriori norme che descrivono metodi di
misura della contaminazione superficiale recepiti dalla normativa
internazionale (UNI-ISO 7503-1 e UNI-ISO 7503-2) e altre norme che, come la UNI 11015, sono
state elaborate per la separazione radiochimica e la determinazione
radiometrica di radionuclidi artificiali e naturali anche in matrici
contaminate diverse e non proprie dell’ambito nucleare, come quelle industriali,
ambientali ed alimentari (UNI 9778, 9882, 9888, 10313, 10314, 11260, 11261).
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